Crossover, dal romanzo alla serie TV con la benedizione di LeBron James: intervista agli sceneggiatori
Come si trasforma un libro in versi una serie sportiva per tutta la famiglia? Ce lo hanno spiegato tre showrunner di Crossover, la serie Disney+ ambientata nel mondo del basket scolastico.
LeBron James l’ha prodotta e benedetta, ma queste tre persone hanno trasformato il romanzo di Crossover in una serie sportiva sorprendente: guarda l’intervista agli showrunner di Crossover.
Era da un po’ che in televisione e su streaming non si vedeva una serie per adolescenti come Crossover, uno dei titoli di punta di Disney+ tra quelli in uscita ad aprile 2023. Questa novità del catalogo Disney infatti, apparentemente dedicata ai soli giovanissimi (considerata l’età dei gemelli protagonisti), ha la capacità di parlare trasversalmente a tutta la famiglia, grazie a un sapiente mix di drammi sportivi e umani, con un tocco di comicità e tanti colpi di scena.
Crossover racconta la storia di Jordan e Josh Bell, due ragazzini che sognano di entrare nel mondo dei basket professionistico. Sono figli d’arte e sin da quando hanno cinque anni pianificano la scalata al successo sportivo. Pur essendo gemelli, i due hanno caratteri e attitudini diametralmente opposti: JB è schivo e insicuro, Filthy pecca spesso di egocentrismo. Il primo non è ancora sicuro di aver trovato la sua strada nel mondo, il secondo non riesce a pensare ad altro che al basket.
Quando la salute del padre si deteriora, i due protagonisti e la loro famiglia devono fare fronte unito anche fuori dal campo. La serie alterna spezzoni ambientati nel presente con JB e Filthy ancora ragazzini e passaggi ambientati nel futuro, quando i due ottengono il traguardo tanto desiderato. Scopriremo a poco a poco cosa è cambiato tra un punto della linea temporale e l’altra, in una serie che non lesina colpi di scena pur avendo al centro un tema familiare.
Non deve essere stato facile portare su piccolo schermo questa storia, che nasce dalle pagine di un libro di Kwame Alexander, autore direttamente coinvolto nel progetto nelle vesti di showrunner e sceneggiatore. Crossover infatti originariamente è un libro in versi, che adotta differenti stili e rime capitolo dopo capitolo. Alla fine della prima stagione, composta da 8 episodi, scoprirete perché.
Ci siamo fatti raccontare i segreti e il dietro le quinte della serie da 2 sceneggiatori di Crossover e da Kwane stesso. Leggi e guarda l’intervista agli sceneggiatori di Crossover:
- Kwame Alexander – autore del romanzo e showrunner
- Damani Johnson – showrunner e sceneggiatore
- Kimberly Harrison – showrunner e sceneggiatrice
Damani, puoi raccontarci come avete lavorato tu e Kwame per adattare Crossover al piccolo scherzo? Trasformare un romanzo in versi in una serie di copioni non deve essere stato semplice.
Damani Johnson – Assolutamente, non è stato per niente semplice, anzi. Quel che è successo è che io e Kwame ci siamo incontrati. La nostra collaborazione lavorativa si è evoluta in un legame quasi familiare e credo sia stato questo il punto cruciale per l’adattamento del libro.
Inizialmente abbiamo dovuto lavorare molto per capire come portare il ritmo del libro nella serie, mantenendo l’essenza della storia originale ma trasformandola affinché diventasse uno show. Quando abbiamo capito come fare, il lavoro è stato molto più scorrevole, ma quella prima fase è stata molto impegnativa.
Kwame, il tuo romanzo e la serie sono entrambi ambientati a New Orleans, una città centrale per la cultura afroamericana. Volevo sapere se aveste davvero girato lì e cosa pensi aggiunga questa location alla storia.
Kwame Alexander – Sì, Crossover è davvero girata a New Orleans. La città, nota anche con il nome di Nola, ha una tradizione storico-culturale ricchissima. È nota per il suo buon cibo, per l’ottima musica e per le alte temperature…ti lascio immaginare cosa questo abbia potuto significare.
È stato un matrimonio perfetto: unire la nostra storia di famiglia, speranza e sogni a uno sfondo così ricco di significato. Anche perché sapevamo che la musica e la cultura avrebbero giocato un ruolo importante nella nostra storia.
Kimberly, ho una domanda anche per te. Crossover è una storia di sport incentrata sulla pallacanestro, ma è una serie sportiva molto diversa dal solito. I protagonisti sono adolescenti, ma non sembra un titolo riservato solo al pubblico dei più giovani, qualcosa che anni fa avremmo visto su Disney Channel. Ci sono molti passaggi della prima stagione che parlano soprattutto a un pubblico adulto, genitoriale. Ha un respiro più ampio di una serie young adult, non trovi?
Kimberly Harrison – Sì, decisamente: io credo sia un prodotto davvero adatto a tutti ed era da un bel po’ che non si vedeva una serie così in televisione. Come genitore, penso sia perfetta per sedersi sul divano e vederla insieme ai tuoi figli.
Secondo me se metti quattro persone sul divano a guardare Crossover, ognuna di loro ne ricava qualcosa, ciascuno magari crea una connessione con un personaggio differente.
Damani, voglio chiederti un piccolo gossip: siete poi riusciti a incontrare Lebron James, che produce la serie? Magari solo per chiedergli qualche consulenza sportiva. Sarebbe una buona scusa.
Damani Johnson – No, pensa, non siamo riusciti. incontrarlo di persona. Ci è poi giunta voce che ha fatto un salto sul set, ma noi non l’abbiamo visto.
Sai se ha già visto la serie?
Damani Johnson – No, ma per molti motivi Crossover è una storia per lui importante. Al centro della trama ci sono molti elementi in cui James crede: lo sport per dirne uno. Lo sport come possibilità per i giovani di avere una chance, di raggiunge il successo. Io credo, anzi, spero vivamente che la serie lo entusiasmerà.
Crossover arriverà su Disney+ il 6 aprile 2023 con una prima stagione da 8 episodi.